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"L'essere umano risanato sarà colui che, in un cammino progressivo, avrà riacquistato tutta intera la capacità e la libertà di amare."

Intelligenza Artificiale e Omeopatia
Nel potere di sintesi la forza e l'innovazione di entrambi

Premessa: l'articolo presente prende spunto da un post recentemente condiviso sulla pagina fb di Omeopatia professionale riguardante Gemini, l'AI di Google, per arrivare a trovare punti in comune tra questa e la medicina omeopatica, che ha nella sua capacità di ricondure l'essere umano - terapeuticamente suddiviso, dalle tante specialità mediche, nei molti organi e apparati di cui è composto - a quell'unità funzionale in cui salute e malattia sono in costante equilibrio, e le diverse affezioni patologiche sono in realtà dinamicamente collegate tra loro, a costituire quella storia biopatografica della persona che solo l'Omeopatia, e il suo particolare approccio, ci permette di riconoscere, e prevenirne/rallentarne, così, l'inevitabile progressione.

Alcuni lettori della nostra pagina fb avranno sicuramente "storto il naso" leggendo il post pubblicato, in cui abbiamo condiviso la risposta di Gemini alla domanda "Francesco Candeloro medico omeopata"; ma quello che ci ha indotto a condividere la risposta dell'intelligenza artificiale di Google non è tanto il suo contenuto, decisamente favorevole, quanto la capacità di sintesi delle tante informazioni presenti in Internet in particolare rispetto ai molti giudizi rilasciati da pazienti diversi, che poi compongono la parte finale del testo, quello, per intenderci, delle conclusioni.

Questa capacità di sintesi è l'aspetto che più ci ha incuriositi, in realtà, quale possibile punto d'incontro tra l'Omeopatia e l'Intelligenza Artificiale, perché la prima, proprio attraverso la particolare osservazione che propone di ogni malato, si prefigge in realtà di costituire l'estrema sintesi, ragionata, delle tante specialità mediche, che hanno finito, invece, per scomporre l'essere umano nei tanti organi e apparati di cui è composto.
Ma c'è di più, perché partendo dalla costituzione anatomica di ogni individuo, che contiene in sé il concetto di predisposizione, o meglio, di quel dinamismo morboso al quale l'Omeopatia, e i suoi rimedi, vuole contrapporre il dinamismo salutare tipico delle nostre cure, sempre l'Omeopatia ci permette non solo di ricostituire la naturale interezza psicofisica dell'essere umano, ma anche di collegare tra loro le tante patologie a cui ognuno di noi va incontro nel corso della sua esistenza in quella storia biopatografica, che tra l'altro ci permette ancora di prevedere il destino evolutivo di ogni singola malattia, e così di poter fare vera prevenzione.

Se dunque Omeopatia e Intelligenza Artificiale sono accomunati da qualcosa, è il loro potere di sintesi, in grado di semplificare quel caos nozionistico, che inevitabilmente deriva dal voler frammentare il Sapere, medico e non solo.
Giunti così a pensare di poter semplificare un lavoro, che invece in questo modo ci allontana da quella comprensione analitica di informazioni ed eventi, tra loro solo apparentemente separati, Omeopatia e Intelligenza Artificiale, all'opposto, si prefiggono allora di riunificarli e renderli così finalmente accessibili, proprio per quel potere di sintesi ragionata, che tanto li accomuna, in definitiva, e al contempo li contraddistingue.

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