Clinica omeopatica

Questa sezione del sito ha lo scopo di introdurre a quelle che sono le caratteristiche di metodologia clinica, che distinguono l'approccio delle terapie omeopatiche a disturbi e malattie da quello tipico, e ben più diffuso e conosciuto, della medicina tradizionale o allopatica.

In particolare nella pagina dedicata alle principali indicazioni dell'Omeopatia, si sottolinea come ogni malattia, pur essendo localizzata a questo o quell'organo, debba sempre essere considerata l'aspetto più evidente di uno squilibrio generale dell'organismo - in parte ereditato e in gran parte acquisito nel tempo - che va opportunamente riconosciuto e trattato.
L'elenco dei disturbi più comunemente trattati in Omeopatia, ivi fornito, è comunque riduttivo e anche un po' fuorviante: troppo spesso, infatti, l'Omeopatia trova indicazione in disturbi comuni e mai troppo importanti, mentre per le sue finalità, e per la sua complessità, dovrebbe trovare utilizzo, a ragion veduta, anche in patologie ben più complesse e avanzate.

A questo proposito, è utile consultare disturbi e terapie omeopatiche, un'area del sito omeopatiaroma.org in cui passiamo in rassegna numerosi argomenti - elencati in ordine alfabetico - relativi a disturbi e malattie comunemente curate, e curabili, con una terapia omeopatica.

L'Omeopatia non può, e non deve essere considerata la cura di una sola stagione, o di un solo periodo della vita, bensì una cura che desidera accompagnare la persona in tutte le sue fasi esistenziali, e soprattutto in quelle più delicate.
In questo senso, pertanto, si rivolge non solo alla prevenzione primaria, identificata dalla costituzione anatomica del soggetto, ma anche a quella secondaria all'insorgenza di patologie più gravi e tipiche dell'età avanzata, per giungere anche ad accompagnare, sempre con delicatezza, la fasi finali dell'esistenza in vita della persona.

Proprio per questo motivo, parlare di tempi di cura, per le terapie omeopatiche, è estremamente riduttivo, se non addirittura privo di senso, dal momento che il concetto di guarigione va ben oltre l'aspetto puramente fisico, per arrivare a toccare la persona nei suoi sentimenti, nelle sue inclinazioni e aspirazioni, sempre le più elevate, e ricondurlo così a quella dimensione di essere eterno e inviolabile nella sua componente piu' vera, e infinitesimale, che è poi quella su cui agiscono terapeuticamente i rimedi omeopatici.

Essendo quest'ultima una componente sottile, ma al contempo straordinariamente efficace, quando ben stimolata, si capisce come il ricorso ad una Omeopatia cosiddetta allopatizzata, e tipica del "fai da te", mette sempre a serio rischio le risorse difensive e riparative insite fin dalla nascita in ognuno di noi.

Completa la sezione, lo spazio dedicato alla dieta omeopatica che, al pari di un adeguato esercizio fisico - entrambi sempre, dieta ed esercizio, modellati sulle caratteristiche costituzionali dei singoli individui - sono in grado di esaltare e accelerare quel processo ambizioso e complesso di guarigione, che differenzia l'Omeopatia, nella sua forma più elevata, o unicista, dalla medicina tradizionale.

Come altre volte detto, non necessariamente i due approcci sono in antitesi e contrastanti, ma certo la scelta dell'uno o dell'altro, così come l'applicazione contemporanea di entrambi, va lasciata sempre ad un medico che abbia presente la complessità psicofisica della persona, lo stadio patologico-evolutivo in cui si trova e, di volta in volta la possibilità di evocarne e implementarne le sue capacità di difesa, e/o di ridurre l'aggressività delle malattie in atto, finendo così per configurare l'atto medico come un intervento non riproducibile, senza esporsi a rischi, da persona non sufficientemente esperta della materia.

Studio di medicina omeopatica del dr. Candeloro

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